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Commenti al testo di Redazione LaRecherche.it
Giorno della Memoria: il perdono

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 Maria Musik - 27/01/2013 08:42:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Resto sbalordita di fronte a queste parole. Io non le potrei mai scrivere nè, tantomeno, lasciare accanto al corpo di un bimbo morto. Malgrado sia cosciente che il perdono del carnefice sia l’ultima richiesta del Cristo in croce, del Giusto per eccellenza, ritengo che vi sono crimini contro l’umanità che non possono essere perdonati. Torturare ed uccidere milioni di innocenti, dopo averli privati d’ogni umana dignità, è un abominio che grida vendetta: ma, probabilmente, io penso da "animale uomo" mentre chi scrive, offrendo il proprio sangue per il perdono dei persecutori, pensava come Dio.

 marcello - 21/01/2013 18:59:00 [ leggi altri commenti di marcello » ]

partecipo anch’ioo alla preghiera dell’anonimo.
per alcuni anni ho illustrato, nel giorno della memoria, ai ragazzi di sculoe medie e superio della mia città, questo ricordo, con opere di autori noti e non, e anche con mie opere scritte sull’argomento, racconti, poesia, e altro
grazie di avere postato questa poesia

 Franca Alaimo - 21/01/2013 14:07:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Quanto è difficile per noi tutti, che ci dichiariamo cristiani, perdonare, come disse Cristo i nostri nemici; e perciò quanto più com-movente questi versi scritti in un luogo e in un tempo, in cui ogni forma ed espressione d’umanità sembravano calpestate e offese. Eppure la storia ci insegna una legge che sta a fondamento dell’esistenza: che tutte le cose che son fatte di luce appaiono ancora più sfolgoranti e vivide quanto più profonda è l’oscurità, come una stella su un cielo di nerissimmo velluto. Sono queste luci accecanti d’amore che confortano la speranza che nulla mai potrà estirpare il bene dal cuore dell’uomo, fosse egli uno solo; perché il male è pesante ed affonda, il bene è come il viaggio nel vento di quei semi leggeri che si spandono ovunque, silenziosi e quasi insignificanti, e che però producono tanti frutti. E, tra tutte le virtù umane, certamente il perdono è quello che più accosta l’uomo a Dio, il cui amore è un gesto ininterrotto di misericordia.
Avevo già letto questa poesia, la facevo leggere ai miei alunni; però, ogni volta che la ripercorro con gli occhi, sento la pelle percorsa da brividi di commozione e comunione.

 Leopoldo Attolico - 21/01/2013 10:24:00 [ leggi altri commenti di Leopoldo Attolico » ]

La quint’essenza del messaggio del Cristo : la pietà e il perdono , che la Chiesa cattolica ha oggi in parte dimenticato a fronte di una dittatura spirituale ed etica assimilabile al fondamentalismo .